CONCORRENZA SLEALE E PUBBLICITA'
 

A norma dell’art.2598 Codice Civile “compie atti di concorrenza sleale chiunque:
1) usa nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi o con i segni distintivi legittimamente usati da altri, o imita servilmente i prodotti di un concorrente, o compie con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti e con l’attività di un concorrente;
2) diffonde notizie e apprezzamenti sui prodotti e sull’attività di un concorrente, idonei a determinare il discredito, o si appropria di pregi dei prodotti o dell’impresa di un concorrente;
3) si vale direttamente o indirettamente di ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l’altrui azienda.”

Lo Studio fornisce assistenza, difesa tecnica e rappresentanza nelle CONTROVERSIE GIUDIZIALI relative alla repressione della concorrenza sleale davanti alle Sezioni Specializzate in materia di Impresa in Italia, nonché tutela giudiziale all’Estero.

  • Si ricorda che a norma dell’art.134 Codice di Proprietà Industriale, le Sezioni Specializzate hanno competenza funzionale per tutte le ipotesi di concorrenza sleale “con esclusione delle sole fattispecie che non interferiscono neppure indirettamente con l'esercizio dei diritti di proprietà industriale”, che rimangono di competenza delle sezioni ordinarie secondo i criteri dettati dal codice di procedura civile.

Lo Studio offre inoltre assistenza ad aziende e consumatori nelle procedure davanti al Giurì ed al Comitato di controllo dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria - IAP - e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - AGCM - nei casi di pubblicità e comunicazioni commerciali ingannevoli o comunque fuorvianti, pubblicità comparativa illecita, pubblicità occulta e pratiche commerciali scorrette.